martedì 31 ottobre 2017



MOSTRUOSAMENTE BELLI! 
Halloween day at Liceo Fermi







                


         IT'S 

HALLOWEEN!!! 

 (classe II A Scientifico)



Halloween, il cui nome completo è All Hallows' Eve, che tradotto significa "Notte di tutti gli spiriti sacri", è una festa che viene celebrata fra la notte del 31 ottobre e 1 novembre: proviene dalla tradizione celtica ma fin dal principio si è diffusa in tutto il mondo. Nell’Irlanda celtica questa notte coincideva con la fine dell’estate e i colori tipici erano l’arancio per ricordare la mietitura e il nero per simboleggiare l’imminente arrivo dell’inverno. Per questo motivo che il nero e l’arancio sono i colori principali che caratterizzano Halloween. E’’usanza Halloween dei bambini mascherati vadano di casa in casa dicendo “dolcetto o scherzetto?”, ovvero chiedono dolciumi o caramelle.




Una delle caratteristiche più note e affermate di Halloween sta nei simboli: il più usato e il più comune è la zucca sulla quale viene raffigurata una faccia con occhi e sorriso inquietanti; al suo interno poi viene posta una candela che dà maggior risalto all'aspetto macabro.



La zucca deriva da un’ulteriore leggenda, quella l di Jack-o'-lantern. Una delle varianti più diffuse parla di un fabbro Jack, che una sera ad un pub incontrò il diavolo. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, quando Jack giocando d’astuzia imbrogliò il diavolo chiedendo in cambio della sua anima un’ultima bevuta. Il diavolo, rispettando la sua parte d’accordo, si trasformò in moneta, ma Jack riuscì a metterla nel portafoglio vicino ad una croce prima che lui potesse trasformarsi di nuovo.I due concordarono un nuovo compromesso, nel quale il diavolo sarebbe tornato nella sua forma originale se non avesse più disturbato Jack per i prossimi 10 anni. Così avvenne e, 10 anni dopo, il diavolo si ripresentò a Jack, ma ancora una volta
Jack riuscì a liberarsi di lui, questa volta però per tutta la vita. Una volta morto Jack però
non venne ammesso nel Regno dei Cieli a causa dei suoi peccati, e fu costretto ad andare all’Inferno, dove il diavolo però lo cacciò, mantenendo fede al suo precedente patto: per cacciarlo dall’inferno gli fu gettato addosso un tizzone ardente, che il povero usò come lanterna mentre vagava senza sosta alla ricerca di un riparo.

ricerca di

IT BEGAN ON A VERY COLD NIGHT…

I was looking out of the window: the snow was falling from the dark sky,
it was very cold and a frosty wind was blowing.
I looked up when I saw a lot of black spiders falling from the ceiling.
I ran to the door but it was blocked so I could’t leave the room.
I heard a terrible noise from the corridor: somebody was screaming!
I was looking for the key when I opened the wardrobe and I saw a skeleton. Something grabbed me from the back: everything became dark…

When I opened my eyes, it was morning.  


Carlo Dalena
THE HUNTED HOUSE

On a very cold night, two guys decided to go into a abandoned house that was famous for being hunted and because one year a boy got missing in that place. They explored the house with a torch, there were scaring noises and voices. The house was huge and old and they found a lot of human bones and of scaring bats. They ventured to the ground floor and to the first floor, then they heard a scream from above. When they arrived there, they saw a red light at the end of corridor. It was moving in their direction… suddendly a human figure began to chase theim. It was horrible, possedded by demons. In the grip of panic, they rushed from abandoned house and went back home.
Luca Guadagno

HORROR STORY

It all began on a very cold night, right after midnight. The party had just finished and I started going back home. I was walking along an empty street with a small torch in my hand, when suddenly I heard a male voice behind me: “Run”. I didn’t turn around and started running. I turned at the corner of a strange, dilapidated house. There was an old man on the ground with an axe protruding from his chest, and a man with bloody hands was standing near him. I screamed and closed my eyes. The moment I opened them I realized I was in my room. Luckily it was a dream.

Alessia Paperini 

A boy of ice



It all began on a very cold time, in a hamlet where there was a boy called Ice by everyone because he had a boundless passion for this element. In Winter his hamlet was entirely covered with snow to the point that nobody could understand where the land ended and where the rivers began. Everything was frozen. He liked being dozzled by all that whiteness and feeling the cold on his face. His heart was of ice, too. He had never loved anybody and nobody had ever loved him. One day he set off and walked up to lose himself in the middle of that huge iceland.
Nobody saw him anymore...





  Halloween



Halloween si festeggia anche nel vostro paese? Negli Stati Uniti e in Canada è una festa molto popolare che ricorre il 31 ottobre di ogni anno. Ad ogni modo le usanze di Halloween si ritrovano in molte parti del mondo. In certi luoghi si celebrano feste che, pur avendo un nome diverso, hanno lo stesso tema: il contatto con il mondo soprannaturale , streghe e spiriti dei defunti.
Molti non credono nell’esistenza di forze soprannaturali. Magari considerano Halloween e feste simili solo un’occasione per divertirsi e permettere ai bambini di dare libero sfogo all’immaginazione. Molti però ritengono che queste feste siano pericolose per i seguenti motivi:
  1. “Halloween è una festa legata alla possibilità di entrare in contatto con gli spiriti.
  2. Migliaia di adepti della Wicca si riferiscono a Halloween ancora con il vecchio nome di Samhain e ritengono che sia la notte più sacra dell’anno. “I cristiani ‘non se ne rendono conto, ma celebrano la nostra festa insieme a noi. E a noi fa piacere”, ha scritto il quotidiano (USA Today) riportando le parole di un noto stregone.
CRONOLOGIA :
V° SECOLO a.E.V. (o a.C.)
I celti osservano la festa di Samhain alla fine di ottobre, quando credono che fantasmi e demoni si aggirino sulla terra più che in ogni altro momento dell’anno.
I° SECOLO E.V. (o d.C.)
I romani soggiogano i celti e adottano i rituali spiritici di Samhain.
VII° SECOLO
Si ritiene che papa Bonifacio IV stabilisca la celebrazione annuale del giorno di Ognissanti (o Tutti i Santi) in onore dei martiri.
XI° SECOLO
Il 2 novembre viene prescelto come giorno per commemorare i morti. Viene coniato un termine, Hallowtide, con cui si fa riferimento all’insieme delle celebrazioni di Ognissanti e del Giorno dei Morti.
XVIII° SECOLO
Il nome della festa, Hallowe’en (Hallow Evening), fa la sua comparsa sulla carta stampata come Halloween.
XIX° SECOLO
Migliaia di immigranti irlandesi portano negli Stati Uniti le usanze di Halloween, che poi si fondono con celebrazioni simili provenienti da Germania, Gran Bretagna, Scozia, nonché Africa e altre parti del mondo.
XX° SECOLO
Halloween diventa un giorno di festa nazionale in tutti gli Stati Uniti.
XXI° SECOLO
Halloween diventa un fenomeno consumistico, un’industria mondiale con un fatturato di svariati miliardi di dollari.

Karim Fiorelli



IT ALL BEGAN ON A VERY COLD NIGHT…

I was sleeping when the wind started blowing outside. It was around 3 a.m. when the slamming and cracking of the shutter woke me up. I tried to sleep but I couldn’t, so I decided check my phone. When I unlocked the screen, the gallery was open and there was a picture of me, sleeping. It had that day’s date. I was scared so I went downstairs to ask my mum for an explanation but when I put my hand on the lightswitcher another hand was already there……
Manila Di Matteo



A BAD DREAM

It all began on a very cold night . I was waiting for the bus for Cecina. It was freezing that halloween night and the sky was so dark it scared me. If the bus hadn’t been so late, I wouldn’t have become a icicle. Just arrived in Cecina, I went towards an abandoned house, near to the cemetry, were my friends were waiting for me with much anxiety,’ cause we had to get into that cold building. But when I was in the center of Cecina, I met my Italian teacher: Costanza Fratini. She said aloud :” Pietro, what are you doing? What are you doing on Halloween night?” I answered, scared and trembling for the wind: “ I have to meet my friends in an abandoned house!” As soon as I finished, she said to me :”oh n,o do you know what do you have to do now?” this sentence scared me more and more.”you have to repeat to me the last topic of Latin !” Muuuhahaha!
Confused and petrified, I started to run fast, bur she ran after me , with a dictionary of Latin in a hand and a saber in the other, screaming: “Where are you going! Is, ea, id; eius eius eius! Do you remember this pronouns” :”NOOOOOOOOO!!!”. And immediately afterwards, luckily, I woke up.

Pietro Moscatelli

HALLOWEEN 


Le origini di Halloween risalgono a più di 2000 anni fa.
Inizialmente era era una antica festa pagana celebrata dai Celti, che credevano che la notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre i morti potessero aggirarsi fra i vivi; la loro idea però contraddice la Bibbia perché i morti non possono entrare in contatto con i vivi.
Le radici della tradizione che ad Halloween si va a bussare alle porte dicendo “dolcetto o scherzetto” deriva al fatto che tra i Celti c’ era chi si travestiva da demone perché pensava che così, se avesse incontrato un vero demone, non gli sarebbe successo niente perché non sarebbe stato riconosciuto come uomo, inoltre per placare l’ ira degli spiriti maligni portavano con sé dei dolci da offrire.
Visto che nella Bibbia non c’è scritto niente di tutto ciò, le origini di Halloween sono basate su fatti errati.

Samuele Nenciati




A strange painting

It all began on a very cold night of October, the last day of October. The Steuard brothers, Josh and Stephy, were walking in the streets of London, looking for a hostel to spend the night. They went into a small and building. Above it, there was a sloppy sign with written ‘hostel’. They were welcomed by a tall pale man with red eyes who lead them into their room. Before falling asleep, they noticed a painting in front of the bed, representing the receptionist and a woman. The next morning, , Josh woke up feeling strange. Stephy wasn’t there and the sheets were all red; he immediately turned around and saw a knife in the wall, the woman in the painting had disappeared.


Eleonora Castorani


The legend of Jack’O lantern.



Some years ago, an old miser drunk blacksmith lived in Ireland, his name was Jack. The night of Halloween, he met the Devil in brewery, and the Devil wanted his soul. So Jack asked cleverly to the Devil one last glass of beer, but the Devil didn’t have enough money to pay and turned in a six pence coin. Jack caught the Davil and put him into his pocket near a silver cross to prevent his transformation. Jack made a deal with the Devil : Jack would free him, if the Devil didn’t come back to take Jack’s soul for ten years. The Devil accepted this deal. Ten years later, Jack met the Devil, and managed to escape the power of the darkness prince. The Devil promised that he would never look for him again. When Jack died, he wasn’t admitted in Heaven as he was a sinner,and he had to knock at the doors of Hell. The Devil, however, had promised not to take his soul, and sent him away, threatening him with an ember. Jack used it to look for a place to stay and put it into a turnip. They say Jack will wander around with his light until the day of judgment.

In the 1845s a lot of Irish peopke had to migrate to the U.S.A. and brought this legend with them. As there were no turnips in America, they replaced it with pumpkins. Now, Jack o’lantern is the most famous symbol of Halloween.

Lucrezia Paoli

    HALLOWEEN


Halloween è una festività celtica, celebrata tra la notte del 31° ottobre e il 1° novembre, poiché credevano che in questa notte i morti dell'anno precedente sarebbero tornati sulla terra. In questa festività è usanza andare da casa in casa mascherati, chiedendo caramelle e cioccolate attraverso la famosa domanda “dolcetto o scherzetto”. Questa pratica di mascherarsi deriva dal medioevo quando la gente povera andava di porta in porta e riceveva in cambio di una preghiera, un po’ di cibo. La parola Halloween  deriva da una parola scozzese cioè “All Hallows' Eve”.

Questo festività celtica ha un simbolo specifico, cioè la zucca, quest’ultima viene scavata a mano, per poi intagliare sulla superficie, tratti di un volto solitamente raffiguranti visi malefici e paurosi.
Il nero, il viola e l’arancione sono i colori di questa festa.
Halloween è festeggiata specialmente in America ma anche in Italia solo che da pochi decenni anche se viene considerata più una festa commerciale.

Sin dagli albori, la notte di Halloween negli Stati Uniti è tuttavia sempre stata caratterizzata da alcuni episodi di vandalismo ai danni delle proprietà altrui. Gli eventi organizzati negli USA per la notte di Halloween sono praticamente innumerevoli. Tra i più famosi vi è certamente la "Parata di Halloween" che si svolge ogni 31 ottobre a New York City.

Da non dimenticare i dolci, che sono le vere
prelibatezze della festa di Halloween: merende a base di marmellate di zucca, crostate e torte della tradizione, che non mancano nelle tavole imbandite in occasione dei festeggiamenti.
Insomma Halloween è una festa per tutti,
desiderata o no è sempre divertente.

Federico Tirabasso

mercoledì 18 febbraio 2015


Jane Eyre
(2011)
regia di CaryFukunaga



10th February
Cinema Tirreno







A BRIEF COMMENTARY ON "JANE EYRE"


Both the novel and the movie show out some important features of the Victorian Age and the Puritan mind. In fact, there is a severe sense of duty within most of the characters. Moral inflexibility is a leading value in this society, as we can see, for example, with the corporal punishments in the boarding school and in St. John's intention to marry Jane, even if he does not truly love her. Therefore, in the middle of this historical setting, the so-called "Victorian compromise" is easily noticeable: a woman, if really conformed to its unfairness, was to become "without feelings".
However, Jane's deepest nature is strongly against those cultural surroundings. A clear reference to Romanticism is heavily present, not only in the characters of Jane and Mr. Rochester, who are "passionate", but also in the natural setting of Thornfield and in the wide landscapes that enclose it, that are the forest and the moors, depicted according to the romantic concept of "sublime".
"It agitates me to pain that the skyline over there is ever our limit" says Jane at a certain point; here lies that whole struggle between emotion and moral duty, which holds the most profound meaning of the story.


Francesco Gagliardi, Gian Luca Graziani, Giacomo Ronchetti (IV B sc.)


Let's change something

At the end of the film Jane Eyre went back to her real love,Rochester,and she found him blind,under a big, old tree. So they could live happily  togheter united by their love. 
We don't like this ending, so we have thought to change it and rewrite the story of Jane's life.
Here it is:

Jane discovered she had become really rich, so she decided to share her heredity with her new "brother and sisters", her cousins in reality, who had helped her after she ran away from Thornbridge.
St. John, the brother, proposed her to go to India as a  missionary.
It was a cold, sunny day, they were in a beatiful, green  scented garden.That place seemed perfect,everything was in quietness and harmony,there weren't any noises. Even if they weren't really in love,he knelt down in front of her...and there, after a moment, he asked her:"will you marry me?"
Jane was  astonished, she couldn't believe those words, but after a first moment  she answered:" yes,I will".That was one of the biggest mistakes of her life, because  they weren't really in love. They were both lying to themselves, because  they wanted to travel in India, and they needed to unite their money.
So they left and they decided to get marryed once they were in India. They discovered new places and felt new emotions, Jane saw her first city and knew a lot of new people, but altough her mind was full, her heart was empty.
She had everything, she had a big house, a factory, but one day St. John got angry and the worst part of his soul came out, and he began to beat Jane. He was emotionally unstable, so every time that they talked, the situation worsened.
The day before her marriage, she decided to change her plans, she understood that she needed love, true love, so for the second time she ran away and went back to Thornsfield.
But there was a new problem: in  the village one of Rochester's servants told her what had happened: her love, Rochester, had died in a big fire. Now she felt  lonely, again. But the servant told her that a part of her love was alive again: Edward's adoptive daughter, Adele, had survived.
So Jane decided to begin a new life with Adele, but now they were without money. Jane found a work as teacher in a orphanage, all the children loved her, she was really good, and now,finally happy.

Alice Antonelli, Elisa D'Addetta, Martina Ingenito (IV B Scientifico)

mercoledì 7 gennaio 2015


Kangourou della Lingua Inglese 2015
http://www.kangourou.it/kanging/inglese1.html
Gli studenti dalla scuola primaria all’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado si confrontano sui livelli fissati dal Common European Framework su testi proposti da Cambridge English Language Assessment.
Quattro categorie
(CEFR = Common European Framework of Reference for Languages)
JOEY:
Per allievi fino alla classe quinta della scuola primaria.
Si parte nella prima fase da CEFR level A1.
WALLABY:
Per allievi fino alla classe terza della scuola secondaria di primo grado.
Si parte nella prima fase da CEFR level A2.
GREY KANGAROO:
Per allievi fino alla classe seconda della scuola secondaria di secondo grado.
Si parte nella prima fase da CEFR level B1.
RED KANGAROO:
Per allievi fino alla classe quinta della scuola secondaria di secondo grado.
Si parte nella prima fase da CEFR level B2.
Tre Fasi
1. Prima selezione nelle scuole il 26 febbraio 2015:
Reading e Listening
2. Semifinale nazionale per i migliori della prima selezione presso sedi AISLi nei giorni 15, 16
e 17 aprile 2015: Reading e Listening. L’elenco completo delle sedi, sarà pubblicato sul sito
ufficiale entro la fine di ottobre 2014.
3. Finale nazionale a Cervia/Mirabilandia dal 21 al 24 maggio 2015 per i migliori delle semifinali:
4 abilità, Commissione di personale afferente i Centri esame Cambridge English Language
Assessment: Reading, Listening, Speaking, Writing.
Regolamento
Il regolamento completo della competizione è scaricabile dal sito ufficiale www.kangourou.it in formato
PDF.
Si ricorda che:
• non sono ammessi concorrenti bilingui; (intendiamo per “bilingue” chi usa e parla normalmente la
lingua inglese così come la propria lingua madre.)
• possono iscriversi solo scuole statali o parificate con sede sul territorio nazionale, non internazionali,
statali o parificate;
• il numero minimo di partecipanti per istituto è di 15, anche di scolarità differenti;
• la quota d’iscrizione è di 8,00 euro per partecipante;
• a tutti i concorrenti verrà rilasciato attestato di partecipazione;
• i concorrenti sono suddivisi in 4 categorie;
• nella prima fase i concorrenti affrontano quesiti corrispondenti ai livelli del CEFR: A1 per JOEY, A2
per WALLABY, B1 per GREY KANGAROO e B2 per RED KANGAROO;
• alla seconda fase (semifinale) i livelli sono contaminati da un piccolo numero di quesiti di livello
superiore; (ad esempio i concorrenti JOEY affronteranno quesiti per lo più A1 con qualche quesito di
livello A2)
• la competizione finale avrà luogo esclusivamente, per ogni categoria, sul livello superiore:
JOEY ---> A2 = Key for Schools,
WALLABY ---> B1 = Preliminary for Schools,
GREY KANGAROO ---> B2 = First,
RED KANGAROO ---> C1 = Advanced.
Premi
I vincitori di ogni categoria e i rispettivi responsabili Kangourou
vincono ciascuno un viaggio-studio offerto da MASTER STUDIO.
I finalisti che risulteranno sufficienti in tutte le prove otterranno la
certificazione di Cambridge English Language Assessment.
Libri offerti da Cambridge University Press.
Eventuali altri premi saranno annunciati sul sito ufficiale.
PROMEMORIA
• Il Collegio dei Docenti approva il progetto “Kangourou della Lingua Inglese 2015”.
• Viene nominato il responsabile Kangourou della scuola o del plesso.
• Le iscrizioni avvengono online sul sito http://www.kangourou.it entro il 28 gennaio 2015.
• Ad ogni scuola viene assegnato un codice e una chiave per entrare nella parte riservata del sito.
• L’iscrizione deve essere confermata dal versamento di 8,00 euro per ogni allievo iscritto. Copia del
versamento deve essere inviata per fax alla Segreteria di Kangourou della Lingua Inglese entro il
28 gennaio 2015 (Fax 039 32 32 42 oppure 02 50 31 60 90).
• Entro il 16 febbraio 2015 la scuola riceve per corriere espresso il pacco con i testi, i CD del listening,
i fogli risposta e i premi locali.
• Il 26 febbraio 2015 si svolge la prova nelle singole scuole (PRIMA FASE).
• I migliori allievi, dopo la prima fase, parteciperanno alle semifinali presso sedi AISLi nei giorni 15,
16 e 17 aprile 2015 (SECONDA FASE).
• Stilata la classifica delle semifinali, i migliori concorrenti parteciperanno alla finale nazionale di
Cervia/Mirabilandia nel mese di maggio 2015 (TERZA FASE).
• La finale nazionale, 21 – 24 maggio 2015, sarà gestita da personale dei Centri Cambridge English
Language Assessment e verterà su 4 abilità. Chi raggiungerà punteggi sufficienti otterrà la certificazione
Cambridge. Per i docenti accompagnatori sono previsti workshop organizzati da Cambridge
English Language Assessment, cambridge University Press e AISLi.
CONTATTI
Email: inglese@kangourou.it
Fax: 039 32 32 42 oppure 02 50 31 60 90
Telefono: 347 040 27 55
Kangourou Italia è accreditato presso il M.I.U.R. quale soggetto proponente iniziative di valorizzazione
delle eccellenze. La competizione “Kangourou della Lingua Inglese” ha ottenuto
il riconoscimento nel programma nazionale di promozione delle eccellenze per gli studenti
delle scuole secondarie superiori.

domenica 30 novembre 2014

The Hours: life is a choice

Time, time can be the keyword to describe “The Hours”. Not only because of the title itself but also because of the conception of time that is incredibly well balanced in this movie.
In within the span of a day, in fact, are narrated the stories of three different women that are living in three different years. The only moment where this pattern is not followed is at the very beginning of the movie where we see Virginia Woolf (Nicole Kidman) that commits suicide and we know that happened in 1941.
The first plot follows the life of the famous English writer while she is working on her book “Mrs. Dalloway”, Virginia is in Richmond and she has been sent there by the doctors because she has fallen into depression and they think that she’s going to feel better once she will be out of the crowded London.
In the meanwhile the audience follow also the life of the housewife Laura Brown (Julianne Moore), she lives in Los Angeles and she’s pregnant of her second child, she doesn’t feel good in the place where she lives and she feels oppressed in the life she’s conducing.
The third story is settled in 2001, New York City. Here the protagonist is Clarissa Vaughan (Maryl Streep) and she is organizing a party to celebrate her good friend Richard (Ed Harris), a novelist who won a major literary award.
The lives of the three women are so far apart in time and in history and yet they are so close if we consider their way of thinking and behaving. “Mrs. Dalloway” is the element that works as a link between the stories; Virginia is writing the book, Laura is reading it and Richard gave Clarissa the nickname “Mrs. Dalloway” because she focuses herself on the life of other people to get distracted from her own existence. Richard himself connects the second and the modern plot more than what we can think, only near to the end we find out that he’s the first son of Laura and that he has been abandoned by his mom because she decides, after attempting suicide, to leave her family. “I chose life” she says when she explains her story to Clarissa. Life is a choice then, like death is.
While Virginia chose death (“If it is a choice between Richmond and death, I choose death”) and Laura chose life, Clarissa is mourning the death of Richard, he commits in fact suicide before taking part to the party she organized for him. He lived until then because he knew Clarissa wasn’t able to get over his death. “That’s what we do. That is what people do. They stay alive for each other”, she says in a conversation with him. But, once he realized that he couldn’t stand anymore the pain that AIDS was causing him, he decides to end his sufferance. He says “I’ve stayed alive for you. But now you have to let me go” before jumping out the window of his flat.
It’s curious how quotations from Virginia’s story justify what happens in other plots, for example, in a conversation with her husband Virginia says “Someone has to die in order that the rest of us should value life more”, she is talking about her book “Mrs. Dalloway” but if we take that phrase and we put it more in a global vision of the movie we can see how it can work even to describe how Clarissa’s situation can change after Richard’s death. Clarissa should, then, value life more than what she used to, “she’s confident, everyone thinks she’s fine.. but she isn’t” now she has no one else to take care of but herself, and she must take her position in life.
I really liked the movie, even though I thought that some parts were just superfluous because they were adding details to the story without changing in any way the plot. I liked how the movie was structured. I was able to follow all the stories without getting confused, not only because of the awesome control of the setting, the clothing and the photography, that were visually specifying in which story we were being the audience of, but also because I was interested in knowing how all the stories were developing.
I could identify myself in all the three women, not completely in all of them but partially in each of them. My favorite character though is Leonard (Stephen Dillane), Virginia’s husband. He really loves her and he tries everything to make her feel better even though what he tries is not enough. He sometimes reminds me of Clarissa because in the way she tries to save Richard, he has tried to save Virginia. And they both survived the death of someone they really love. I think there is nothing worse than surviving the death of a loved one, especially when they commit suicide. I would feel like I haven’t done enough to save them, I would feel miserable. I admire how they had the courage to keep living.
Life is really a choice, and sometimes we forget how easy it is to get lost in this world. Sometimes is hard to remember how beautiful life is, especially in times where everything we do seems not to have a meaning. Life is a choice, and we must choose to live it for ourselves, not because we have to be selfish, but because we are the only ones that know what we are going through, we are the only ones that know what we are able to do, and we are the only ones able to make that choice of living. We can live for someone else, because nothing is more beautiful then loving someone and being loved but.. before that, we have to feel good with ourselves, because we are always going to be with our mind and our thoughts, we can’t be divided from who we are. Peace can be found, in every second, every minute, every hour of our life.

Rachele Cecchi
V Liceo Classico
2014-2015

lunedì 24 novembre 2014

Las Canciones de Valentín de I. Agresti

Este trabajo ha sido realizado por un grupo de alumnos de 3AL

Autores: Laura y Anja, Federico, Gianmarco 3AL.
... muchas gracias a los autores



 
Almendra. Color humano.
Beso mares de algodón 
sin mareas, suaves son 
sublimándonos, despertándonos 
Somos seres humanos 
sin saber lo que es hoy 
un ser humano 
Vida y sangre sin ardor 
no hace falta, hay calor 
no miremos hoy, descansemos hoy 
Vemos todos colores 
sin saber lo que es hoy un color.
Laura va.
Laura va, 
lentamente guarda en su valija gris
el final de toda una vida de penas. 
Laura va, 
unos pasos la alejan del pueblo aquel, 
donde ayer jugaba al salir de la escuela. 
Laura, pobre tu dolor
se cayó de una oración. 
Por eso te vas con él. 
Por eso te vas
y hay algo de bueno en tus ojos
sin querer. 
Laura ve, 
los años le han dado la resignación
y el dolor. 
Se fue con sus pocas tibiezas. 
Laura ve, 
aunque es grande su vida comienza aquí
y a la vez termina la sed de su espera. 
La valija pesa y él la ayuda a entrar en el tren. 
La cubre de besos
y el sol también.
Enanitos Verdes.
El extraño del pelo largo.
Vagando por las calles, mirando la gente pasar,(la 
gente pasar) el extraño del pelo largo sin 
preocupaciones va. 

Hay fuego en su mirada y un poco de 
satisfacción (de satisfacción) por 
esa mujer que siempre quiso y nunca pudo amar, 
jamás, jamás. 

Inútil es que trates de entender o 
interpretar quizás sus actos, el es un rey 
extraño un rey del pelo largo. 

Hay fuego en su mirada y un poco de 
satisfacción (satisfacción) por esa 
mujer que siempre quiso y nunca pudo amar, 
jamás, jamás 

Inútil es que trates de entender o 
interpretar quizás sus actos el es un rey 
extraño un rey del pelo largo. 

Vagando por las calles mirando la gente pasar (la 
gente pasar) el extraño del pelo largo el 
extraño del pelo largo, el extraño 
del pelo largo sin preocupaciones va.

Almendra fue una banda de rock formada en 1967 en el barrio porteño de Belgrano por Luis Alberto Spinetta (guitarra y voz), Edelmiro Molinari (guitarra y coros), Emilio del Guercio (bajo y coros) y Rodolfo García (batería). Es considerado uno de los tres grupos fundacionales del rock argentino,1 junto con Manal y Los Gatos. La banda se separó en 1970. Su álbum Almendra I ha sido considerado por la revista Rolling Stone como el 6.º mejor del rock argentino, en tanto que su segundo álbum Almendra II fue colocado en la posición n.º 40. Su tema «Muchacha» fue considerado la segunda mejor canción de todos los tiempos del rock argentino (tiene otras nueve entre las 100 mejores)2 y la 28.ª de Hispanoamérica.  Información artística,los géneros:         
Folk rock;
Blues rock;
Rock psicodélico;
Beat;
Jazz.
Almendra se llama el conjunto que seguramente se va a convertir en la sensación de la próxima primavera porteña.
Laura va.
Laura va es una canción compuesta por el músico argentino Luis Alberto Spinetta, que integra -como track 9 y último- el álbum Almendra I de 1969, álbum que ha sido ubicado en la sexta posición entre los mejores de la historia del rock argentino.
Laura va es una réplica de "She's leaving home" de Los Beatles. Después de escuchar esa canción, no quise privarme de componer algo que se pudiera orquestar de esa forma. Me acuerdo de haberla compuesto un año y medio, o quizá dos años antes de que Almendra la grabara.
Luis Alberto Spinetta

Musicalmente la canción se enmarca dentro de una psicodelia suave y melancólica, que por momentos adopta la cadencia del tango. Además es decisiva la participación en este tema de Rodolfo Alchourron y Rodolfo Mederos. La canción es sobre todo rock.
Duración           2:47
Escritor(es)       Luis Alberto Spinetta
Productor(es)     Luis Alberto Spinetta


Color humano.
Color humano es una canción compuesta por el músico argentino Edelmiro Molinari, que integra -como track 2- el álbum Almendra I de 1969, de la banda de rock Almendra, álbum que ha sido ubicado en la sexta posición entre los mejores de la historia del rock argentino. El tema cuenta con un solo de guitarra eléctrica de Edelemiro Molinari de 5 minutos. El título del tema sería utilizado para denominar a la banda de rock Color Humano, creada en 1970 y liderada por Edelmiro Molinari, que incluía también a Rinaldo Rafanelli y David Lebón.
Duración           9:09
Escritor(es)       Edelmiro Molinari
Productor(es)     Luis Alberto Spinetta
El tema comienza con un riff ejecutado por Molinari que da inmediatamente paso a una distorsión eléctrica y luego a una secuencia de cuatro acordes (si menor-mi mayor-fa sostenido mayor-do mayor), utilizada como ostinato, a cargo de Spinetta, que se repite a lo largo de la canción, solo interrumpido por un estribillo corto con letras levemente variadas, que se resuelve con otro secuencia de acordes disonantes que retorna al ostinato central. Sobre el ostinato, Molinari ejecuta un riff montado sobre una escala que asciende y desciende una y otra vez (re-si-mi-sol-si1-la1-sol-mi-si-re-mi) que abre anticipa el canto.
La parte cantada es relativamente corta y se ubica al comienzo y al final. Entre ambas Molinari ejecuta un solo de guitarra de cinco minutos, encima del ostinato.
La letra, en ambos estribillos, asimila la condición humana a los diversos colores, pero cuestiona a la cultura dominante al decir que los seres humanos somos colores, pero no sabemos lo que es un color.

La película Valentín (2002), del director argentino Alejandro Agresti, el tema "Color humano" juega un papel importante en la banda sonora y en el guión. El film transcurre en 1969 en Buenos Aires, y el protagonista, Valentín (Rodrigo Noya), es un niño que sufre por la ausencia de sus padres. En una importante escena de la película Valentín canta "Color humano" disfrazado como astronauta. La canción obra como una metáfora de un mundo sin colores que expresa el sufrimiento del niño, y que desea un mundo en el que las personas sean de colores.
La presencia de "Color humano" en la película de Agresti -que ha confesado su pasión por Almendra y la obra de Spinetta es un anacronismo, pues la misma se sitúa unos meses antes de la llegada de la Apolo 11 a la luna, que se produjo el 16 de julio de 1969. Pero el álbum Almendra I, fue publicado unos meses después, en noviembre de ese mismo año.

Enanitos verdes.
 Los Enanitos Verdes es una banda de rock argentina, formada en 1979 en la ciudad de Mendoza, Argentina. A lo largo de su carrera han logrado colocarse en puestos importantes de las listas de popularidad argentinas, de Hispanoamérica y el Caribe. Sus integrantes originales son Marciano Cantero, Felipe Staiti y Daniel Piccolo. Comenzaron con presentaciones en diferentes clubes, pasando luego a pequeños teatros no sólo de su provincia sino también de las vecinas, convirtiéndose en poco tiempo en la banda más popular y requerida de Mendoza y la zona de Cuyo.
Información artística,los géneros:           
Rock en Español;
Rock latino;
Folk rock;
Hard rock.
Según consta en la página oficial de la banda, el nombre se debe a una leyenda urbana que había trascendido en la época de su formación y que llegó a tener cierta exposición en los medios de comunicación.2 En palabras de uno de sus miembros:
Corría el año 1979 y una familia de turistas, mientras visitaba en Mendoza el Puente del Inca, se toma una fotografía. Al revelarla aparecen a un lado de dicha familia unos enanitos verdes en ronda. Al momento de sacar la fotografía obviamente no los vio nadie pero luego del revelado allí estaban. Este hecho tuvo una trascendencia pública notoria saliendo en los periódicos locales. E inclusive dicen algunos que llegó la fotografía hasta la Nasa para comprobar su autenticidad. Leyenda o realidad un amigo nuestro que era periodista de una revista bautizó a nuestro novato grupo con el nombre de Los Enanitos Verdes de Puente del Inca y así apareció en la primera crónica. Los integrantes optaron por la mitad del nombre: “Los Enanitos Verdes”, pero bien podrían haberse llamado también Puente del Inca.
                                                                                                                   Felipe Staiti, guitarrista de Los Enanitos Verdes.
 
El extraño del pelo largo.
El extraño del pelo largo es un sencillo del grupo musical argentino, llamado La Joven Guardia. Fue editado en 1968 por el sello Vik. El tema fue un fenómeno comercial del momento, llevando a la banda hacia el éxito. En tres años, se vendieron 1.800.000 de copias.
Durante una entrevista, Félix Pando, integrante del grupo, declaró que inicialmente habían intentado grabarlo para la CBS pero fue rechazado: "ellos decían que no se decía pelo sino cabello".
En 1987, la banda de rock mendocina Enanitos Verdes hizo un cover de la canción como parte de su célebre álbum Habitaciones extrañas. Esta versión contiene elementos musicales más contemporáneos para la época.
El sencillo fue grabado y mezclado en los Estudios Panda de Buenos Aires por Sony Music, y logró ser uno de los mayores éxitos de la banda en toda Latinoamérica. De igual forma, su vídeo fue uno de los más solicitados de ese año en las cadenas musicales de televisión en español.
También hay una versión hecha por la banda de punk rock argentina Los Violadores, en su primer disco de 1983.

Colore umano.
Bacio mari  di cotone
senza maree, sono morbidi
innalzandoci, risvegliandoci.
Siamo esseri umani
senza sapere quello che è oggi
un essere umano.
La vita e il sangue senza bruciare
non c'è bisogno, nessun calore.
Non guardiamo adesso, ci riposiamo oggi.
Vediamo tutti i colori
senza sapere quello che è oggi un colore.

Laura va.
Laura Va,
lentamente conserva nella sua borsa grigia
la fine di una vita di pena.
Laura Va,
a pochi passi dal popolo;
dove ieri stava giocando fuori dalla scuola.
Laura, il tuo dolore povero
cadde da una frase.
Per questo te ne vai con lui.
Per questo te ne vai
e c'è un po’ di bene nei tuoi occhi
involontariamente.
Laura vede
gli anni le hanno dato le dimissioni
e il dolore.
Partì con la sue poche tiepidezze.
Laura vede
sebbene è grande la sua vita inizia qui
e simultaneamente finisce la sete della sua attesa.
La borsa pesa e lui la aiuta a entrare nel treno.
La copre con baci e anche il sole .

Lo strano dai capelli lunghi.
Vagando per le strade, a guardare la gente passare (la gente passare) lo strano dai capelli lunghi senza preoccupazioni va.
C'è il fuoco nei suoi occhi e un po ' di
soddisfazione (di soddisfazione) da
quella donna che  ha sempre voluto e non avrebbe mai potuto amare,
mai, mai.
E 'inutile cercare di capire o
interpretare le sue azioni, egli è un re strano
un re dai capelli lunghi.
C'è il fuoco nei suoi occhi e un po '
di soddisfazione (di soddisfazione) da quella donna che ha sempre voluto e non avrebbe mai potuto amare,
mai, mai
E 'inutile cercare di capire o
interpretare le sue azioni egli è un re strano un
re dai capelli lunghi.
Vagando per le strade a guardare la gente passare (la gente passare) lo starno dai capelli lunghi
lo starno dai capelli lunghi lo starno dai capelli lunghi senza preoccupazioni va.


 
Almendra









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